Investire nel settore immobliare a Milano, ecco i consigli di Davide Rombolotti
11 Marzo 2024
By ivananotarangelo
Milano si distingue come una piazza di primo piano per gli investimenti immobiliari, mantenendo una posizione di rilievo grazie alla sua resilienza alle crisi e alle svalutazioni, nonostante sia nota per i costi elevati. La città, sempre in prima linea, ha dimostrato la sua capacità di sfidare le avversità, soprattutto in concomitanza di eventi di grande risonanza come Expo 2015 e le prossime Olimpiadi di Milano-Cortina nel 2026.
La presenza di importanti manifestazioni, tra cui la Fashion Week e il Salone del Mobile, contribuisce al dinamismo della città, consolidandone la posizione come protagonista indiscussa della scena italiana. In questo approfondimento, Davide Rombolotti, consulente ed imprenditore italiano, offre ai lettori alcuni consigli utili per investire in modo adeguato nel settore immobiliare a Milano.
Dalla green living alle case-ufficio: le tendenze immobiliari che trasformano Milano
La città è pervasa da numerosi cantieri, testimoni dell’espansione urbana con la costruzione di edifici di alta qualità e moderna progettazione. Una delle caratteristiche distintive di questi nuovi progetti è l’attenzione al risparmio energetico e all’ecosostenibilità, riflettendo la crescente sensibilità verso uno stile di vita green. Emergono tendenze come la casa-ufficio, con stanze appositamente dedicate al remote working, riflettendo la trasformazione dei modelli di lavoro.
Milano vede un continuo flusso di nuovi residenti ogni giorno, incluso un crescente numero di turisti che preferiscono soluzioni residenziali come gli Airbnb rispetto agli alberghi convenzionali. Inoltre, la città accoglie uno specifico tipo di cittadino, lo studente universitario, per il quale si sta attrezzando, come dimostra la recente inaugurazione del nuovo campus nell’area dell’ex centrale del latte. Questi cambiamenti evidenziano la diversificazione del tessuto urbano di Milano, rispondendo alle mutevoli esigenze di una popolazione sempre più dinamica e diversificata.
Quali sono i migliori quartieri di Milano per investire nell’immobiliare? Ecco i consigli di Davide Rombolotti
Le diverse sfaccettature di Milano si riflettono chiaramente nelle varie zone della città, ognuna con la propria atmosfera unica e range di prezzi al metro quadro. Dai quartieri storici in cui respirare l’antica storia cittadina a quelli in pieno processo di trasformazione, si delinea un ventaglio di opportunità per chi è interessato a investire nel settore immobiliare milanese. Davide Rombolotti guida il lettore in questo percorso, indicando i quartieri di Milano che si prestano maggiormente ad un investimento immobiliare.
Real Estate a Milano: una guida tra le diverse zone del capoluogo lombardo
Milano si presenta come una città variegata, caratterizzata da un’atmosfera distintiva e variazioni nei prezzi al metro quadro a seconda delle zone di residenza scelte, diversificando in modo notevole anche l’attività del Real Esatate. Dalle storiche aree del Centro, quali Duomo, San Babila, Quadrilatero, Missori e Brera, con valori compresi tra gli 8.000 e i 13.000 euro per immobili in differenti condizioni, alle zone in trasformazione come Isola, Porta Nuova e Porta Garibaldi, con un costo a metro quadro di circa 6.000 euro, emerge un panorama diversificato di opportunità di investimento.
City Life e Tre Torri, con un prezzo al metro quadro di circa 10.000 euro, accolgono una fusione di architettura di rilievo, spazi verdi e poli commerciali, diventando luoghi di attrazione per nuovi residenti e imprese. Nolo, con un aumento del 54,5% nei valori delle case negli ultimi cinque anni, presenta una fascia di prezzo dai 3.500 ai 4.500 euro al metro quadro, evidenziando un costante miglioramento della qualità della vita e del valore immobiliare.
Invece, ha speigato Davide Rombolotti, le zone universitarie come Bovisa, Bicocca, Città Studi e Lambrate, con prezzi che oscillano tra i 3.500 e i 5.000 euro al metro quadro, si rivelano ideali per investimenti immobiliari destinati all’affitto, grazie alla costante presenza degli atenei milanesi. I Navigli, con un costo di circa 6.500 euro al metro quadro e un incremento del 30% negli ultimi anni, offrono una vivace atmosfera studentesca grazie alla vicinanza con Naba, Iulm e Bocconi.
Le zone servite dalla nascente metropolitana M4, ad esempio Tricolore, Babila, Forlanini, Dateo, Washington e De Amicis, presentano valori al metro quadro variabili, ma con la prossima apertura della linea M4 si prevede un aumento dei prezzi, rendendo gli investimenti in queste aree potenzialmente vantaggiosi.
Le zone Sud di Milano, quali Brenta, Ripamonti e Scalo di Porta Romana, stanno vivendo una rinascita, specialmente in vista delle Olimpiadi del 2026, ha precisato Davide Rombolotti. I costi oscillano dai 3.000 ai 5.000 euro al metro quadro, ma è prevista una crescita ulteriore. Santa Giulia e Ponte Lambro, una volta evitate, oggi sono ambiti luoghi di residenza, con prezzi dai 2.500 ai 3.000 euro al metro quadro, registrando un aumento del 40% dal 2019 grazie all’Arena Santa Giulia e alle Olimpiadi Invernali Milano-Cortina del 2026.
Infine, Bisceglie e Baggio, al confine tra Milano e l’hinterland, offrono opportunità con prezzi competitivi, compresi tra 1.700 e 2.000 euro al metro quadro, registrando una crescita. Queste zone rappresentano una scelta strategica per coloro che cercano affari vantaggiosi con investimenti contenuti, ha concluso Davide Rombolotti.